19 novembre 2015

Un cappello nella manica...



Ecco come fare un cappello veloce e morbido in cinque minuti e senza neppure una cucitura:
Avrete bisogno di una vecchia felpa e...di un bambino :)

Tagliate una manica 

Provate la misura della circonferenza e dell'altezza giusta

Tagliate all'altezza desiderata e aggiungete una strisciolina
che, arrotolata, andrà a chiudere la parte superiore del cappello


Pronti per uscire!!!
...e se servisse anche una sciarpa...ricordate questo vero? :)

17 novembre 2015

Bocconcini di pollo panati al forno

Torniamo con una ricetta veloce e molto apprezzata. Di quelle che la cena si prepara da sola mentre phon e doccia lavorano in altre stanze. Semplicissima davvero.


Qui non siamo dei gran mangiatori di carne anzi..e le poche volte che utilizzo il pollame cerco delle ricette leggere che possano mettere d'accordo i gusti di tutti. Questa ricetta me l'ha fatta scoprire la mamma di un amichetto della scuola, in qualche macelleria vendono le striscioline già panate, io ho preferito prepararle da sola scegliendo un prodotto da allevamento biologico (provate sia con pollo che con tacchino).

Potete utilizzare i petti, o anche i bocconcini o il sovracoscia (per contenere i costi, anche se aumenterà lo scarto, che può però essere utilizzato per preparare un brodo). Come si fa?

- Si tagliano le striscioline o i pezzettini e si battono con un batticarne tra due fogli di carta forno
- si passano nell'uovo sbattuto, oppure se preferite anche solo nel latte vegetale (ad es. soia)
- si impanano nel pangrattato, al quale io aggiungo un pò di curcuma
- si dispongono preferibilmente su un unico strato su carta forno (quella di prima) e cosparsi con un filo d'olio cuociono in forno caldo ventilato a 180°-200° per circa 15 minuti, finchè si dorano.

Diventano croccantissimi! Sono buoni anche il giorno dopo, possono finire anche in un panino, o in un'insalata da portare in giro. Buon appetito!

8 novembre 2015

Nuova avventura!


Oggi abbiamo inaugurato un nuovo entusiasmante capitolo: la gestione di una porzione di un orto comunitario! Condivideremo un appezzamento di terra con un'altra famiglia e il progetto con altre sette. Aiutati da preziosi esperti-guida che farano da tutor, si lavora per davvero: le sterpaglie che vedete in secondo piano dovranno essere pulite a mano; nella foto, Andrea e papà stanno seminando i piselli. A dimora da oggi, anche aglio e fave, e spinaci nella serra.



Avrei voluto documentare più dettagliatamente la giornata ma eravamo all'opera, tutti! I bambini sono stati molto collaborativi, affascinati dal lavoro, che sporca, affatica, mette alla prova, fa sentire soddisfatti. Vedere quanto diventa grande il mucchio di erbacce estirpate, sentire quanto è difficile spingere la carriola sul terreno dissodato, togliersi i sassi dagli stivali...e poi mangiare tutti insieme, riposarsi sul prato, togliersi qualche ragnatela volante dalla faccia in altalena, guardare il gatto che caccia la lucertola e osservare le arnie delle api da una certa distanza di sicurezza per poi capire che è il caso di andar via perchè si sono accorte di noi :)

L'educazione alla cura e al rispetto della natura, dei suoi figli e dei suoi frutti. Il senso dell'attesa, della condivisione, degli obbiettivi comuni. Il ritmo delle stagioni e la consapevolezza alimentare. Lavorare la terra ha un fascino particolare, ed è anche molto faticoso. Nutre lo spirito e passa per l'esperienza del corpo, segue i ritmi del sole, è centrato sul presente, allena inevitabilmente alla pazienza.

Grazie davvero a tutti quelli che hanno reso possibile questo nostro inizio!